Aveva preparato un piano di fuga spettacolare da attuarsi con il supporto di un’ambulanza ma è stato scoperto dagli Agenti del Reparto di Polizia Penitenziaria di Lecce dopo un’indagine riservata iniziata a dicembre scorso.
L’uomo, Raffaele Martena, 23 anni della provincia di Brindisi, detenuto nel penitenziario leccese, a dicembre scorso aggredisce un Agente. L’aggressione, scaturita dall’intimazione rivolta dal poliziotto affinché il detenuto facesse rientro senza ulteriore ritardo nella propria cella, ha suscitato particolare attenzione per l’assenza di motivazioni valide tanto da indurre il Comandante di Reparto Riccardo Secci ad avviare un’attività info-investigativa, che, nel corso di una perquisizione, portava alla scoperta di un codice alfabetico annotato all’interno di un block notes rinvenuto fra gli effetti personali del Martena.
La presenza di un codice criptato ha dato un ulteriore spinta e rafforzato le ipotesi sino a quel momento delineate circa la sussistenza di un disegno criminale e di un “gruppo di fuoco” compattato dal detenuto, seppure ancora non vi fosse un solo elemento a conferma del possibile obiettivo, atteso che le informazioni raccolte ed i riscontri ottenuti facevano man mano venire meno l’idea di un mero gesto intimidatorio nei confronti di un Assistente della Polizia Penitenziaria, rafforzando invece il convincimento rivolto ad un attentato ad un obiettivo istituzionale.
Il piano prevedeva una fuga scenografica; creare un diversivo per farsi trasportare in ospedale e, durante il trasporto, con l’aiuto di un commando esterno, sbarazzarsi degli agenti, impossessarsi dell’ambulanza e cappare verso la libertà. Il progetto però è naufragato grazie all’intuito e la professionalità dei poliziotti penitenziari leccesi.
