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| Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, accompagnato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, oggi pomeriggio ha reso omaggio al Celio alla salma di Alessandro Di Lisio, il primo caporal maggiore caduto in un attacco terroristico in Afghanistan il 14 luglio scorso.
Il capo dello Stato si è recato nella camera ardente allestita al Policlinico Militare di Roma e ha rinnovato ai genitori, alle sorelle e alla fidanzata i sentimenti di cordoglio e di intensa partecipazione al loro dolore.
Subito dopo un piccolo corteo di auto ha trasportato la bara avvolta nel tricolore e i familiari a Oratino (Campobasso), il paese d’origine di Di Lisio dove in serata sarà aperta la camera ardente. I funerali si svolgeranno domani nel Duomo di Campobasso.
Il capo dello Stato si è quindi recato nelle strutture ospedaliere, dove ha visitato i tre militari feriti feriti nello stesso attentato, rientrati stanotte: il primo caporal maggiore Simone Careddu e, successivamente, il tenente Giacomo Donato Bruno e il caporal maggiore Andrea Maria Cammarata. Napolitano ha inoltre fatto visita al primo caporal maggiore Stefano Borghi, ferito l’11 giugno scorso a Farah. A tutti i feriti e ai loro familiari, il Capo dello Stato ha rivolto i più affettuosi auguri e il suo personale incoraggiamento a superare questo momento difficile.
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