Agenti aggrediti nelle sezioni da detenuti.......

Quotidianamente abbiamo notizia di piccole e grandi aggressioni ai danni di appartenenti al Corpo in servizio nelle sezioni dei vari istituti. Sappiamo anche che si stanno sperimentando tecniche di autodifesa personale come l'M.G.A. che ho avuto modo di conoscere da vicino. E che ora è in sperimentazione in Sicilia. La speranza è che venga esteso a tutti e che venga inserito tra le tecniche addestrative in uso nelle scuole quanto prima. Nella speranza che i soliti educatori o assistenti sociali o direttori "democratici" non gridino allo scandalo e preferiscano che l'agente di turno si prenda i suoi bei schiaffoni dal "povero" detenuto......

durante la fase addestrativa esiste la difesa personale da insegnanti appositi con tecniche di arti marziali, così come per tutte le altre ff.pp

Ho seguito l'addestramento di quel gruppo di ex ausiliari recentemente assunti dall'amministrazione. Ero a Parma e ho girato praticamente tutte le fasi teoriche e pratiche. Di arti marziali neanche l'ombra. Qualcosina così, ma nulla di particolare. In Polizia, quando ero nella Celere, ricevetti ben altro addestramento. Oltretutto sono alto 1,85 e ho fatto body building. Tuttavia ora c'è questo Metodo Globale di Autodifesa che è stato ufficialmente presentato nel 2006. Ma ancora non è praticato ovunque. E' un metodo che fonde varie discipline ed è stato creato da un Ispettore del Corpo ex campione nazionale e credo anche europeo delle Fiamme Azzurre. Con lui e il suo gruppo di collaboratori girammo un video che credo sia stato distribuito nelle scuole del Corpo. E comunque è in archivio al Dap.

Di questo Metodo parleremo attraverso videotestimonianze nel sito web della associazione polpen di cui ho già detto e non aggiungo altro per non spammare.

Il Metodo Globale di Autodifesa è una tecnica operativa che fonde diverse arti marziali. Judo, karate, full contact, ecc., oltre alle tecniche di disarmo e immobilizzazione dell'aggressore. E da tempo è in via di sperimentazione e piano piano, attraverso adeguati PEA (i corsi di aggiornamento del personale), gli agenti ovviamente più giovani e preparati fisicamente, si stanno adeguando a queste tecniche di autodifesa. Sai bene che all'interno delle sezioni il personale non ha alcun tipo di armamento, salvo le proprie mani o braccia....e gambe. E c'è anche chi usa la testa.........
Tuttavia, i detenuti che quasi quotidianamente aggrediscono gli agenti (e questo non si dice, ma accade spesso), anche con corpi contundenti fatti in mille modi (anche le bottiglie di plastica possono diventare coltelli!), possono essere bloccati dall'agente solo a mani nude. E' chiaro che con questo metodo il detenuto finisce piatto e disteso e non rompe più. Molto spesso agenti in sezione sono finiti all'ospedale perchè aggrediti. Specie dai detenuti stranieri, che spesso sono delle bestie schifose! Gli italiani in genere sono più tranquilli e rispettosi delle regole. Tuttavia un giorno (non posso dirti dove....ma credimi è successo), una bestia dell'est, credo fosse ucraino o bielorusso, si è avventato su un assistente capo e sul sottoscritto che stava girando. Telecamera rotta, ma povero detenuto. L'assistente, meno della metà di questo bestione inferocito, e anche più anziano, lo ha pigliato per il collo con uno scatto fulmineo ed è riuscito ad immobilizzarlo fino al punto che quel bestione ha chiesto scusa e per poco non si metteva a piangere. Quanto a me se non chiudevano la cella, gli cacciavo nel........quello che restava della povera telecamera.
Da ex celerino queste teste di cazzo non mi fanno certo paura.
Ecco, queste cose sono all'ordine del giorno, oltre a detenuti che si tagliano, si squarciano, urlano, fanno casino, si accoppano fra loro, ecc.
Ecco dove lavorano i poliziotti penitenziari! Ecco perchè sono gente con le palle.......